Niente esonero: a Bellinzona decide Chieffo

BELLINZONA - Le troppe libertà prese e le frottole raccontate in merito all’affaire-Tosetti non gli sono stati perdonate: Sandro Chieffo non è più al timone del Bellinzona.

Il 44enne tecnico non è però stato esonerato: al termine di un intenso faccia a faccia, i dirigenti granata lo hanno infatti “semplicemente” messo in un angolo. Già tenuto lontano dal gruppo durante l’allenamento di mercoledì, lo hanno sospeso fino al 26 settembre. Fino a quel giorno - comprese quindi le delicate partite contro il Vaduz (venerdì 22, ore 19.30, al Comunale) e lo Sciaffusa (martedì 26, ore 19.30, alla Berformance Arena) - la squadra sarà guidata da Fernando Cocimano. Poi si vedrà.

La scelta presa nella Capitale, netta, forte, è quasi una sorpresa. Da un club decisionista, da una società che nel recente passato non si è fatta troppi scrupoli a cambiare (di continuo) guida tecnica, ci si attendeva infatti un atto definitivo. Il classico benservito. Pur colpevole e protagonista di comportamenti ingiustificabili, l’allenatore ha invece ottenuto una seconda possibilità. La sospensione non è, al momento, intesa come l’anticamera del licenziamento, ma solo come un periodo nel quale Chieffo deve schiarirsi le idee e decidere cosa fare. Mostrando di aver imparato dagli errori commessi in passato, al Comunale non hanno insomma premuto il grilletto. Non hanno, a dire il vero, neppure estratto l’arma dalla fondina. Hanno richiamato un tesserato chiedendogli di rispettare in tutti i punti il contratto firmato in estate. Gli hanno chiesto di non mancare più ad alcun allenamento e di salire sul bus che accompagna la squadra (e la riporta indietro) durante le trasferte. Niente di impossibile, insomma…