Quattro anni in fuga nei boschi con i figli, la tragica fine di Tom Phillips

WELLINGTON - Quello che vi stiamo per raccontare è un fatto di cronaca che non lascia indifferenti e che ha tenuto col fiato sospeso un'intera nazione: un padre che scappa con i suoi tre figli piccoli nel 2021, vaga e si nasconde tra boschi e campagne per anni e infine viene ritrovato e ucciso dalla polizia. È la tragica fine di Tom Phillips, il fuggitivo che per quasi quattro anni si era nascosto nella natura selvaggia della Nuova Zelanda con i suoi tre figli, forse a seguito di una disputa per il loro affidamento.

Dopo l'inutilità di vari avvistamenti - inclusi tentati furti e rapine - e di una taglia di 80 mila dollari, la vicenda si è conclusa lunedì mattina, dopo la segnalazione di un furto in un negozio agricolo nella cittadina rurale di Piopio, nella regione di Waikato. Durante l'inseguimento che ne è seguito, uno degli agenti è rimasto gravemente ferito: i poliziotti hanno risposto al fuoco, uccidendo Phillips.

Le autorità hanno ritrovato tutti e tre figli: Ember (9 anni), Maverick (10) e Jayda (12). Uno di loro era presente sulla scena del crimine e ha aiutato i poliziotti a trovare i due fratelli nel bosco. Il vice commissario di polizia Jill Rogers ha confermato «che i bambini stanno bene e non sono feriti e saranno portati in un luogo per controlli medici». La madre dei tre ha espresso sollievo per la fine del calvario, ma si è detta «addolorata» per come si è conclusa la vicenda.

E di fatti «tristi e assolutamente tragici» ha parlato il primo ministro neozelandese Christopher Luxon nell'intercettare lo shock dell'opinione pubblica. Con la morte di Tom Phillips restano però senza risposte alcuni interrogativi, su tutti il perché di tanti anni trascorsi nella natura selvaggia, ignorando tutti gli appelli della famiglia.