Dopo quasi mezzo secolo, forse c'è la prova della morte di al-Sadr
Il leader religioso sciita era scomparso in Libia nel 1978. Un'inchiesta pubblicata dalla BBC sostiene di aver individuato una corrispondenza con una foto scattata in un «obitorio segreto» a Tripoli
TRIPOLI - Quasi mezzo secolo dopo la scomparsa in Libia nel 1978 del leader religioso e politico sciita Musa al-Sadr, con milioni di seguaci nel mondo, un informatico di un'università del Regno Unito afferma di aver rintracciato una significativa corrispondenza tra le immagini di Sadr da vivo e una foto scattata anni fa in un «obitorio segreto» a Tripoli, in Libia.
È il risultato di un'inchiesta pubblicata dalla BBC e che si avvale di una serie di testimonianze e del lavoro di un giornalista svedese di origini libanesi, autore dello scatto di un cadavere nel 2011 in un obitorio clandestino nella capitale libica.
L'emittente britannica ha rivelato che il professor Hassan Ugail dell'università di Bradford sta utilizzando un algoritmo specializzato per confrontare la foto di un volto decomposto, risalente al 2011, con immagini di Sadr vivo. L'analisi dell'algoritmo ha mostrato una «forte probabilità» che il corpo appartenga a Sadr, le cui ferite suggeriscono sia stato ucciso.
Nei giorni scorsi, il 31 agosto, si è celebrato a Beirut l'anniversario della scomparsa di Sadr assieme a due suoi accompagnatori prima che si imbarcassero su un volo diretto a Roma.
La scomparsa del leader sciita libanese ha generato innumerevoli teorie e ancora oggi determina i rapporti tesi tra Libano e Libia. Lo stesso team della BBC che ha condotto l'indagine è stato detenuto in Libia per sei giorni nel 2023, evidenziando la delicatezza politica del caso.
