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Poco prima di morire. L'utimo volo di Baumgartner sui social

Lo ha pubblicato la compagna, che lo stava filmando come faceva sempre. «Da 12 anni presente ad ogni suo decollo. Non potevo sapere fosse l'ultimo».
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Fonte ATS
Poco prima di morire. L'utimo volo di Baumgartner sui social
Lo ha pubblicato la compagna, che lo stava filmando come faceva sempre. «Da 12 anni presente ad ogni suo decollo. Non potevo sapere fosse l'ultimo».

VIENNA - «È morto facendo ciò che amava di più, volando, in un posto felice (siamo venuti per la terza volta), con me che gli tenevo le mani e gli urlavo di combattere. Il primo combattimento che ha perso. Sono persa senza di lui». Sono le toccanti parole sui social di Mihaela Radulescu Schwartzemberg dopo la morte del compagno Felix Baumgartner, 56enne base jumper, re delle sfide estreme, morto giovedì mentre sorvolava la zona di Porto Sant'Elpidio (Fermo) con un parapendio a motore, precipitato forse a causa di un malore.

Radulescu, sempre sui social, ha pubblicato anche il video del decollo dell'ultimo volo che è costato la vita al base jumper e paracadutista austriaco entrato nella storia degli sport estremi per il suo salto dalla stratosfera del 14 ottobre 2012, quando si lanciò da un'altitudine di 38.969 metri. Nel video si vede il 56enne accendere il motore, l'elica che gira, lui che corre e guadagna il cielo.

«Lo stavo filmando mentre decollava, senza sapere che quello sarebbe stato l'ultimo volo della sua straordinaria vita. Per oltre 12 anni sono stata presente a ogni suo decollo e atterraggio, dal paracadutismo al parapendio, dai voli in elicottero al paramotore, fino agli spettacoli di acrobazia aerea. E quando non potevo esserci per alcuni voli in elicottero, avevamo il codice WLC - "the Wifey Landing Call" (la chiamata di atterraggio della mogliettina). Non ne ho mai persa una. Tranne... questa. Felix Baumgartner sta tornando a casa ora, lassù, dove è stato più felice che mai».

Dall'analisi del velivolo alla dinamica della caduta: tutto spinge gli inquirenti a pensare che la morte del base-jumper austriaco sia da ricollegare a un malore. Il 56enne si trovava a fermo per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Ma non aveva accantonato la sua passione, il volo. Giovedì pomeriggio è caduto nell'area piscina di una struttura ricettiva di Porto Sant'Elpidio. Nessuno lo ha sentito gridare mentre precipitava, nessun danno evidente alle eliche del velivolo o alla loro rete di protezione.

Il motore era in funzione, ma al minimo dei giri. Dunque nessuna accelerazione impressa dal base-jumper. Il paracadute, anche stando ad alcune testimonianze oculari, non era aggrovigliato ma aperto. Elementi che spingono gli inquirenti a pensare che Baumgartner abbia accusato un malore, altrimenti, in caso di guasti meccanici, avrebbe potuto cercare di evitare zone affollate tramite le corde direzionali del paracadute. E invece no, è finito sul bordo piscina con il parapendio che ha colpito un'animatrice la quale, però, non è in gravi condizioni.

Sul corpo del 56enne è già stata effettuata l'ispezione cadaverica e ora si attende l'autopsia per scoprire cosa sia successo negli istanti che hanno preceduto la caduta. Saranno utili anche le immagini registrate dalla telecamera che il base-jumper aveva con sé sul parapendio, e ora in mano all'autorità giudiziaria.

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