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Tragedia familiare: papà non regge all'incidente del figlio

Muoiono padre e figlio - entrambi albergatori - a poche ore di distanza, comunità dell'Appennino sotto shock.
Imago (archivio)
Fonte Red
Tragedia familiare: papà non regge all'incidente del figlio
Muoiono padre e figlio - entrambi albergatori - a poche ore di distanza, comunità dell'Appennino sotto shock.

MODENA - Il dolore di un papà che non regge alla morte improvvisa del figlio: doppia tragedia a Sestola (Modena), un paesino che vive di turismo nell'Appennino modenese. Tutto comincia ieri pomeriggio, quando un giovane albergatore, Fabio M. di 36 anni, viene ritrovato privo di vita, dopo essersi tuffato da un punto elevato nel torrente Dardagna, al confine tra le province di Modena e Bologna.

A risultare fatale al giovane è stato probabilmente un violento trauma cranico riportato dopo il tuffo in acqua bassa. Il suo corpo sarebbe stato avvistato da alcuni turisti inglesi. Inutili i successivi soccorsi.

Poche ore dopo, oggi, il padre del giovane, Aurelio M., titolare dello storico Hotel Del Corso di Sestola, viene ritrovato anch'egli senza vita sotto un ponte a Fanano, vicino al luogo della tragedia che aveva coinvolto il figlio, presumibilmente, sopraffatto dal dolore per la perdita di Fabio.

La famiglia aveva già subito, anni fa, la morte di un'altra figlia. Un dolore che si rinnova, troppo grande per Aurelio. La comunità di Sestola, guidata dal sindaco Fabio Magnani, è sconvolta e ha proclamato il lutto cittadino, annullando gli eventi estivi per i turisti. I carabinieri stanno ricostruendo l'esatta dinamica dei fatti.

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