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Condannato a tre anni diventa questore, è polemica

La nomina di Filippo Ferri a questore accende polemiche per la condanna legata ai fatti della scuola Diaz, G8 del 2001.
Imago (archivio)
Genova, G8 del 2001
Fonte ats ans
Condannato a tre anni diventa questore, è polemica
La nomina di Filippo Ferri a questore accende polemiche per la condanna legata ai fatti della scuola Diaz, G8 del 2001.

MONZA - In Italia, la nomina di Filippo Ferri a nuovo questore di Monza e Brianza, con decorrenza dal primo giugno, sta sollevando un polverone.

Un centinaio di esponenti della società civile brianzola ha inviato una lettera aperta al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per chiedergli di riconsiderare la scelta del primo dirigente, condannato per i fatti della scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001, mentre Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) hanno annunciato una interrogazione parlamentare.

Ferri è stato scelto per sostituire Salvatore Barilaro, attuale questore di Monza che dopo meno di due anni lascia la provincia per assumere lo stesso ruolo a Pisa. Se il suo addio ha suscitato dispiacere, il nome del suo successore ha innescato una forte reazione di protesta, evidenziando una profonda ferita ancora aperta nella memoria collettiva italiana.

Era la notte del 21 luglio 2001 quando i reparti mobili della polizia fecero irruzione nella scuola genovese che, in occasione del G8, era stato adibito a centro stampa del coordinamento del Genoa Social Forum. Furono fermati 93 attivisti, 63 dei quali furono portati in ospedale, tre in prognosi riservata e uno in coma.

Un pestaggio da "macelleria messicana", come venne definito, per il quale nel 2012 Ferri, attuale capo della Polizia ferroviaria di Milano, imputato insieme ad altri colleghi, è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi per falso e calunnia, con l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

La petizione, supportata da forze politiche come Sinistra Italiana, Più Europa e Lab Monza, chiede un passo indietro al ministero, sottolineando come la nomina di Ferri "offenda la intera comunità, che non merita di subire un tale affronto e una così scarsa considerazione dei principi costituzionali, dei valori di giustizia e di democrazia nei quali si riconosce". "Quanto avvenuto in quei giorni e i tentativi di insabbiamento e depistaggio che ne seguirono - ricordano i promotori della petizione - rappresentano ancora oggi una delle pagine più buie e vergognose dello Stato italiano".

"Affidare la responsabilità della sicurezza pubblica di una città a chi ha disonorato la divisa e la funzione pubblica, significa legittimare una cultura dell'impunità e della menzogna inaccettabile", sostiene la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, che sulla nomina ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno.

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