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Se a salvarti la vita è il rene di un maiale

Un organo estratto da un animale geneticamente modificato da impiantare in un paziente umano. Lo xenotrapianto negli Stati Uniti inizia a muovere i primi passi. Ma non mancano le problematiche.
Un organo estratto da un animale geneticamente modificato da impiantare in un paziente umano. Lo xenotrapianto negli Stati Uniti inizia a muovere i primi passi. Ma non mancano le problematiche.

Lo scorso gennaio, al sessantaseienne Tim Andrews è stato trapiantato un rene di maiale geneticamente modificato. A compiere l'operazione sono stati i chirurghi del Massachusetts General Hospital utilizzando un organo fornito dalla società di biotecnologia eGenesis che ha sede a Cambridge, nel Massachusetts.

Tale innovativa procedura è approvata dalla Food e Drug Administration, l'agenzia federale statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, che consente ai pazienti che si trovino in condizioni cliniche potenzialmente letali di accedere a procedure mediche ancora in via di sperimentazione, come nel caso di Tim Andrews, in dialisi da due anni a causa di una malattia renale allo stadio terminale, e il cui gruppo sanguigno aveva reso molto difficile trovare un donatore compatibile.

I suoi medici curanti, infatti, avevano stimato che l'uomo avesse solo il 9% delle probabilità di trovare un rene compatibile nel giro di cinque anni. Come raccontato dalla Cnn, Andrews non ha esitato ad accettare l'offerta di vedersi trapiantare il rene di un maiale donatore perché all'improvviso non ero più nell'oscurità, ma avevo l'occasione per migliorare». Negli Stati Uniti, altre cinque persone sono state sottoposte a trapianto con il rene geneticamente modificato di un maiale e la ricerca sul campo continua a progredire. Ciò che fino a pochi anni fa poteva sembrare un racconto di fantascienza, ora appare sempre più concreto.

Massachusetts General HospitalTim Andrews si sgranchisce le gambe per il reparto, dopo l'intervento.

La scienza dietro agli xenotrapianti - Con il termine xenotrapianto, si intende proprio il trapianto di organi viventi, tessuti o cellule, da una specie a un'altra. I maiali, nello specifico, sono stati identificati come dei buoni donatori a causa della somiglianza della struttura degli organi e della fisiologia con gli esseri umani, e grazie al progredire della tecnologia di editing genetico è ormai possibile modificare geneticamente gli organi degli animali donatori per renderli compatibili con l'uomo.

La tecnica messa a punto dagli scienziati prevede la modificazione delle cellule fetali suine per rimuovere gli antigeni dannosi per l'uomo prima di clonarne le cellule. Gli embrioni sani vengono poi impiantati nelle scrofe che danno alla luce cucciolate di maialini con cellule modificate identiche. Una delle società leader nel campo degli xenotrapianti è la eGenesis, una società statunitense di biotecnologia che, nel proprio sito, dice di impegnarsi “per porre fine alla carenza globale di trapianti”.

Tale società, co-fondata dal genetista dell'Università di Harvard George Church, è riuscita a modificare con la tecnica Crispr il rene del donatore suino. L’obiettivo è eliminare gli antigeni glicani responsabili del rigetto immunitario acuto, inattivare retrovirus endogeni e inserire transgeni umani per migliorare compatibilità e coagulazione. Dopo esperimenti su primati e pazienti cerebralmente morti, l’azienda ha ottenuto il via libera per test clinici su tre pazienti.

Imago/Cover-ImagesIl primo xenotrapianto di cuore al mondo presso la University of Maryland School of Medicine nel 2022. A ricevere l'organo, da un animale geneticamente modificato, era stato un 57enne che era poi spirato 7 settimane dopo.

La risposta a una crisi sanitaria globale - La carenza di organi da trapiantare è infatti una emergenza sanitaria globale, e quest'anno l'Oms ha stimato che solo il 10% delle richieste di trapianto può essere attualmente soddisfatto, sia a causa della mancanza di donatori sia per l'inutilizzo di buona parte degli organi donati. Come affermato sulla rivista scientifica The Lancet da Andreas Zuckermann, del Dipartimento di Chirurgia Aortica e Toracica del MedUni di Vienna, “una grande percentuale di organi donati non viene trapiantata a causa di preoccupazioni legate alla loro qualità. Solo negli Stati Uniti più di cinquanta mila organi potenzialmente trapiantabili vengono scartati ogni anno”.

Come riferito dalla Cnn, il tempo medio di attesa per un trapianto di rene è dai tre ai cinque anni, ma per i pazienti con gruppo sanguigno 0 l'attesa può prolungarsi anche per oltre dieci anni. Per ovviare a questa gravissima penuria, oltre al perfezionamento delle tecniche mediche volte a migliorare la funzionalità degli organi da trapiantare, i xenotrapianti possono rappresentare una speranza concreta.

Massachusetts General Hospital/Nick Slayman care teamNick Slayman aveva ricevuto un rene da un maiale di eGenesis, mesi dopo l'intervento è deceduto sette mesi dopo «per cause che non sembrano legate all'organo», sostiene il team medico.

Una storia di successi e (tanti fallimenti) - Nel marzo del 2024, Rick Slayman ricevette un rene geneticamente modificato proveniente da un maiale allevato appositamente dalla eGenesis. All’epoca lo xenotrapianto era ancora argomento di nicchia, conosciuto solo da esperti e riviste scientifiche.

Slayman aveva lottato tutta la vita contro l'ipertensione e il diabete che lo avevano condannato a una insufficienza renale grave che li lasciava poco da vivere. Pur avendo ricevuto con successo nel 2018 un rene umano, dopo appena tre anni dall'operazione le sue condizioni erano nuovamente peggiorate rendendolo dipendente da dolorosi ricoveri ospedalieri e gravosi cicli di dialisi.

Da qui la decisione di sottoporsi a uno xenotrapianto eseguito con successo da una equipe del Massachusetts General Hospital. Slayman, però, a differenza di Tim Andrews, è morto due mesi dopo l'intervento anche se, come detto nella nota ufficiale seguita al suo decesso, «non vi sono elementi certi per dire che la morte del paziente è da riferirsi unicamente all'operazione subita». Nel febbraio di quest'anno anche un'altra società di biotecnologia, la United Therapeutics, ha ottenuto l'autorizzazione della Food and Drug Administration per avviare uno studio clinico sulla modificazione genetica dei reni di origine suina.

Lo studio è destinato inizialmente a sei pazienti affetti da una malattia renale in stadio terminale, con la possibilità di espanderlo fino a cinquanta partecipanti. Anche la eGenesis, come riferito dal Guardian, ha in corso uno studio su trentatré pazienti che potrebbe essere esteso ulteriormente. Secondo George Church, «se faranno bene come i primi due, allora sarà aumentato per l'intera popolazione».

Massachusetts General HospitalIl rene di maiale geneticamente modificato trapiantato a Tim Andrews.

Il dilemma della questione etica - Davanti al progredire della scienza ci si trova molto spesso impreparati, e sono in tanti a opporre delle questioni morali ai successi ottenuti in campo medico. I trapianti d'organo sono stati pensati per salvare delle vite umane, e ci sono esperti del settore che si dicono contrari al loro utilizzo per procedure anti-invecchiamento.

Reza Motallebzadeh, professore di trapianto renale all'Ucl, rimarca come il trapianto ßsia un'operazione enorme e bisogna essere fisiologicamente in salute per superarlo. Molti si dicono contrari all'utilizzo di animali in questo genere di sperimentazioni, e altri ancora si chiedono se non sia solo la fantasia di qualche medico la creazione di corpi umani quali donatori di organi.

La questione è molto complessa e necessita di una grande preparazione scientifica per poter essere affrontata in maniera soddisfacente. Resta il fatto che anche all'epoca del primo trapianto di cuore ci fu chi gridò allo scandalo. Da allora, però, migliaia di vite umane sono state salvate proprio grazie a questa procedura innovativa.


Appendice 1

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Massachusetts General HospitalIl rene di maiale geneticamente modificato trapiantato a Tim Andrews.

Imago/Cover-ImagesIl primo xenotrapianto di cuore al mondo presso la University of Maryland School of Medicine nel 2022. A ricevere l'organo, da un animale geneticamente modificato, era stato un 57enne che era poi spirato 7 settimane dopo.

Massachusetts General Hospital/Nick Slayman care teamNick Slayman aveva ricevuto un rene da un maiale di eGenesis, mesi dopo l'intervento è deceduto sette mesi dopo «per cause che non sembrano legate all'organo», sostiene il team medico.

Massachusetts General HospitalTim Andrews si sgranchisce le gambe per il reparto, dopo l'intervento.

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