Zelensky a Washington: «Pace duratura, non come anni fa»
Il presidente ucraino lancia messaggi appena atterrato negli Stati Uniti. «Nel '94 le garanzie di sicurezza non funzionarono»
KIEV/WASHINGTON - «La pace deve essere duratura - sottolinea Zelensky -. Non come anni fa, quando l'Ucraina fu costretta a rinunciare alla Crimea e a parte del Donbass e Putin la usò semplicemente come trampolino di lancio per un nuovo attacco. O quando all'Ucraina furono concesse le cosiddette "garanzie di sicurezza" nel 1994, ma non funzionarono».
È appena arrivato a Washington e lancia i primi messaggi in vista dell'incontro di oggi alla Casa Bianca: Zelensky arriva all'appuntamento forse più importante della sua storia presidenziale con le poche carte in mano che ha da giorcarsi e perdipiù tirate fuori dal mazzo dal presidente americano. Al tavolo della pace sa benissimo che dovrà rinunciare a dei territori e riconoscere la Crimea russa, ma in cambio chiede ai suoi alleati di calare il jolly dell'articolo 5 della Nato pur non potendo aspirarvi.
«Naturalmente, la Crimea non avrebbe dovuto essere ceduta allora, proprio come gli ucraini non hanno rinunciato a Kiev, Odessa o Kharkiv dopo il 2022. Gli ucraini stanno combattendo per la loro terra, per la loro indipendenza. Ora i nostri soldati hanno ottenuto successi nelle regioni di Donetsk e Sumy», ha scritto sul suo profilo X.
E proprio sul punto Crimea è tornato anche il presidente Donald Trump: «Ricordate come è iniziato tutto. Non si può riavere indietro la Crimea data da Obama (12 anni fa, senza che sia stato sparato un colpo!), e non si può entrare nella Nato da parte dell'ucraina. Alcune cose non cambiano mai!!!», ha sottolineato.
Per poi mandare a dire attraverso Truth a Zelensky: «Il presidente ucraino Zelensky può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere».
