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L'app che permette alle donne di recensire gli uomini

Tra tutela femminile e rischi per la reputazione maschile, Tea Dating conquista milioni di utenti ma finisce nella bufera per fughe di dati e critiche.
Tra tutela femminile e rischi per la reputazione maschile, Tea Dating conquista milioni di utenti ma finisce nella bufera per fughe di dati e critiche.

Il mondo di internet non è un luogo sicuro per le donne. Abbiamo scritto molte volte di come possano finire oggetto di ricatti sessuali o catfishing, e di come le app di incontri spesso si rivelino uno strumento utile nelle mani del malintenzionato di turno. La soluzione ideale per far fronte a tutte queste insidie è sembrata Tea Dating Advice, una app per sole donne che consente, in forma anonima, di poter lasciare dei commenti sugli uomini con cui si è usciti.

Un'app basata sulla "sorellanza" - Attualmente disponibile per Ios e Android ma solo negli Stati Uniti, la app si presenta sul suo sito ufficiale come “una sorellanza” che “sta ridefinendo gli appuntamenti moderni”. L'idea è quella di responsabilizzarsi a vicenda”, condividendo le proprie impressioni su di una persona con la quale si è uscite o ottenendo una serie di informazioni sulla stessa, come l'esistenza di precedenti penali o segnalazioni di comportamenti violenti o disturbanti. Sul sito web, viene anche detto che alle utenti è offerta una ricerca delle immagini basate sull'Intelligenza Artificiale per non incorrere nel pericolo di finire vittime di catfishing, ossia di quei falsi account online creati ad arte per truffare le persone, ed un'altra basata sui numeri di telefono per controllare se la persona di interesse sia già sposata o abbia altri scheletri nell'armadio. Le utenti di Tea possono anche condividere nomi e foto degli uomini con le quali sono uscite e cercare altri utenti in base alla loro posizione. Secondo Sensor Tower, società di analisi nel settore delle app, Tea Dating Advice, è diventata la applicazione gratuita più popolare negli Stati Uniti. Secondo quanto riferito da un portavoce dell'azienda a Abc News, Tea Dating ha raggiunto oltre quattro milioni di utenti ed “ha una lista d'attesa di circa novecento mila potenziali utenti”.

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Commenti sugli uomini - Creata nel 2023 da Sam Cook, un dirigente tecnologico della Bay Area, la app è nata proprio con l'intento di proteggere le donne interessate ad incontri online, ed è stata ispirata dalle esperienze negative della madre del fondatore, incappata diverse volte in incontri con uomini con precedenti penali. “Sono rimasto sconvolto - aveva dichiarato Sam Cook - da quanto fosse facile fare catfishing e per i truffatori ed i criminali approfittare delle donne sulle app di incontri, e da quanto poco le app di incontri tradizionali facciano per proteggere gli utenti”. Tea Dating, come detto, è rivolta unicamente ad un pubblico femminile la cui identità è verificata meticolosamente a seguito dell'invio di un selfie e del proprio documento di identità. Le utenti regolarmente registrate possono quindi interagire mantenendo l'anonimato, ed utilizzando solo il nome scelto. Le stesse possono inoltre lasciare commenti sugli uomini, descritti o come “bandiera rossa' o 'bandiera verde', e aggiungere qualsiasi altro commento ritenuto utile a conoscere la persona recensita. In effetti, piattaforme simili sono già esistite, ma il successo di Tea Dating è dovuto dal fatto di fornire, in un unico pacchetto, tutte quelle funzionalità che un tempo apparivano più frammentate. Su Facebook, ad esempio, tempo fa andava di moda un gruppo denominato 'Stiamo uscendo con lo stesso ragazzo?', e contemporaneamente era attiva l'app Lulu che però ha inibito la possibilità di lasciare commenti sugli uomini dal 2016. Nel 2023, quando è stata lanciata l'applicazione in questione, vi era un pubblico femminile molto scoraggiato dai pericoli dilaganti nei siti di incontri, dove si registravano molti casi di violenza, truffe economiche e sentimentali. Da qui il successo della piattaforma il cui moto è quello di “dare alle donne degli strumenti per uscire in sicurezza”.

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Un'app della vergogna tra accuse anonime e rischi per la reputazione - Se da una parte, quindi, Tea Dating raccoglie il plauso di molte donne entusiaste dei servizi offerti, d'altra parte non sono mancate le critiche feroci ad un sistema che permette di poter criticare in maniera anonima una persona, con le inevitabili conseguenze di tali giudizi nella vita personale e lavorativa del soggetto in questione. Il quotidiano londinese The Times l'ha definita 'man-shaming', affermando che “si tratta semplicemente di giustizia sommaria, interamente basata sui giudizi di donne anonime. Con Tea sulla scena, quale uomo oserebbe uscire con una donna?”. Sul New York Post, la giornalista Rikki Schlott si è iscritta alla app ed ha scoperto un mondo degno di “Jerry Springer”, colui che viene indicato come l'inventore della tv spazzatura. Come raccontato dalla giornalista, molte donne accusano gli uomini di avere malattie sessualmente trasmissibili, in maniera anonima e senza alcuna prova, o di essere drogati di sesso. Una ventiseienne ha scritto di aver scoperto che il ragazzo con cui era uscita “seguiva tonnellate di video su OnlyFans e strani account fetish. Fa visita anche ai saloni di massaggio per rimorchiare donne “. Spesso le utenti di Tea raccontano di esperienze passate, ed un influencer locale di trentuno anni è stato accusato di essere “verbalmente ed emotivamente abusivo e di controllare il cibo mentre vivevano insieme”. La donna ha poi assestato l'ultimo colpo dicendo che l'uomo “ha il pene piccolo e sporco e a letto non dura più di trenta secondi”. La lista della accuse è praticamente infinita, e se su di un uomo di trentanove anni di New York viene detto che “ha sempre più di cinque ragazze a rotazione. Questo comportamento va avanti da anni. E' un professionista del gioco. Ha un sacco di 'cene con i clienti' ma in realtà ha degli appuntamenti”, di un trentunenne viene detto che “ha un herpes genitale ed è disperato e disgustoso”. Molti sono accusati di avere precedenti penali, e una utente ha pubblicato anche la foto di una donna dicendo che “ha continuato ad avvicinare il mio ragazzo nonostante sapesse di me e io l'avessi affrontata”. La Schlott si è poi detta scioccata dalla domanda di una ragazza di vent'anni che chiedeva se fosse giusto chiedere dei soldi in cambio di una prestazione sessuale con un ragazzo conosciuto su Tinder/Snapchat. “Sembra insaziabile, ma vai avanti” o “Prendi i tuoi soldi” sono state le risposte fornite dalla donne iscritte alla app.

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Uomini indignati contro Tea Dating: nasce Cheeky, la risposta anonima al femminile - Secondo Robert Roth, avvocato specializzato in problemi legali legati ai social media, la Sezione 230 del Communications Decency Act non permette che si possano perseguire legalmente queste donne, anche perché l'anonimato rende il compito ancora più difficile. Secondo questa disposizione di legge “nessun fornitore e nessun utilizzatore di servizi internet può essere considerato responsabile, come editore o autore, di una qualsiasi informazione fornita da terzi”, motivo per cui, secondo l'avvocato Roth, “gli utenti dell'app possono scrivere cose cattive su altri utenti, ma questi ultimi possono citare in giudizio l'autore dei commenti solo se scoprono chi sia. Dal momento che molti usano pseudonimi è quasi impossibile”. Chiaramente anche moltissimi uomini si sono detti indignati dall'utilizzo che viene fatto di questa app. Il fatto che possano essere lasciati dei commenti lesivi nei confronti della dignità dei soggetti tirati in ballo, senza che venga offerta a tali persone alcuna possibilità di difesa, appare francamente iniqua. Come reazione a questo stato di cose, è stata lanciata una versione maschile di Tea Dating, denominata Cheeky, che offre agli uomini chat anonime sul mondo del dating online. Su Reddit alcuni utenti hanno chiesto la cancellazione della app Tea definendola una piattaforma che “può essere utilizzata per diffondere disinformazione”.

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La fuga di dati sensibili trasforma la sicurezza delle donne in incubo online - A fine luglio, inoltre, su 404 Media è stato riferito che alcuni utenti del forum 4chan avevano dichiarato di aver scoperto un database esposto, e, in breve tempo, come detto dalla Bbc, oltre settantadue mila immagini, foto di verifica e Id delle utenti, sono state rese pubbliche sul forum stesso e su X. Secondo quanto riferito dal Guardian, sarebbe stato creato persino un sito nel quale gli uomini possono valutare i selfie delle donne hackerate. Il team di Tea ha immediatamente confermato la fuga di dati dicendosi pronto ad adottare “tutte le misure necessarie per rafforzare il nostro sistema di sicurezza e garantire che non vengano resi pubblici altri dati. Wired ha però riferito di una nuova fuga di dati, successiva alla prima, a seguito della quale sarebbero stati hackerati i messaggi privati delle utenti nei quali le stesse “si scambiavano numeri di telefono, ma parlavano anche di partner traditori e delicate decisioni riguardanti l'aborto”. Tale gravissima fuga di dati sensibili è apparsa paradossale in una piattaforma che fa della sicurezza delle proprie utenti la propria bandiera, ma rivela il pericolo insito in ogni attività online che richiede la condivisione di dati sensibili senza garantirne una adeguata protezione. Tea Dating nelle intenzione iniziali del suo creatore aveva sicuramente delle finalità lodevoli, non è infatti un mistero di quanto la sicurezza delle donne sia messa in pericolo nella app di dating, ma, come sempre succede, gli strumenti online si rivelano positivi o negativi a seconda del reale utilizzo che ne viene fatto. Se una app a tutela della sicurezza delle donne diventa una gogna pubblica qualcosa è andato storto, così come l'hackeraggio per vendetta non sembra un buon sistema per risolvere una falla legale di mancata protezione degli uomini.


Appendice 1

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