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Adescava i monaci e li ricattava, lo scandalo che fa tremare il buddismo thailandese

Si faceva chiamare Miss Golf e, grazie alle foto compromettenti di chierici di rango ha racimolato milioni. Tutta l'incredibile storia di una vicenda che ha scosso un Paese.
Si faceva chiamare Miss Golf e, grazie alle foto compromettenti di chierici di rango ha racimolato milioni. Tutta l'incredibile storia di una vicenda che ha scosso un Paese.

Ottantamila file compromettenti riguardanti diversi monaci buddisti thailandesi, e lo scandalo dell’estate è servito.

Foto e video a sfondo sessuale raccolti, con meticolosa precisione, dalla trentacinquenne Wilawan Emsawat, nota come 'Miss Golf' o 'Miss K', tratta poi in arresto, nella sua lussuosa casa a Nonthaburi all’inizio di luglio, con l’accusa di aver adescato e ricattato alcuni religiosi importanti, ottenendo in cambio regali costosi e oltre dieci milioni di euro in contanti.

Adescamento con ricatto - Dalle ispezioni bancarie effettuate a seguito dell’arresto, come riferito da The Guardian, sono risultati bonifici bancari per la somma complessiva di oltre 385 milioni di baht, circa 11,9 milioni di dollari, in appena tre anni. Secondo gli inquirenti, molti di questi fondi, provenienti da regali privati dei monaci o donazioni legate al tempio, sono stati utilizzati nel gioco d’azzardo online.

La vicenda tiene banco ormai da settimane in Thailandia, e in tutto il Sud-est asiatico, e si è trasformata nel più importante scandalo sessuale riguardante il clero buddista thailandese, non scevro da vicende simili. Secondo la ricostruzione fatta dal Royal Thai Police Central Investigation Bureau, la donna avrebbe adescato online almeno nove monaci che occupavano delle posizioni di prestigio, con accesso ad ingenti fondi destinati al tempio, proponendo loro degli incontri intimi durante i quali raccoglieva il materiale video e le foto con cui li avrebbe ricattati per farsi consegnare il denaro.

Imago/Zuma

Auto di lusso, richieste di denaro e fughe improvvise - Secondo il quotidiano britannico, Wilawan Nonthaburi «avrebbe ricevuto una Mercedez-Benz SLK 200, milioni di dollari in bonifici bancari ed avanzato persino una richiesta di mantenimento per un bambino che la donna sosteneva di aver avuto da uno dei monaci con il quale aveva stretto una relazione».

Nel maggio scorso, secondo Open, un monaco, abate nel tempio della provincia di Nakhon Pathom, era finito sui giornali proprio a seguito della richiesta della donna di avere 7 milioni e mezzo di baht, circa 200 mila euro, per prendersi cura del figlio che avrebbe avuto dall’uomo, della cui esistenza però non ci sono prove.

Miss Golf, successivamente, avrebbe avanzato la richiesta di entrare in possesso della somma di 7,2 milioni di baht, circa 165 mila dollari, all’abate di un famoso tempio di Bangkok, Phra Thep Wachirapamok, che dopo aver lasciato il monastero presso cui prestava il proprio servizio, a fine giugno, è scappato in Laos.

Tale fuga dai contorni sospetti, ha dato avvio all’indagine che ha visto Miss Golf essere arrestata quale ricattatrice di diversi monaci anziani, a Bangkok e in altre città del Paese. La donna ha successivamente rilasciato una intervista durante la quale ha confessato «di aver avuto una relazione con due monaci e un professore di religione» e «di avere dei sensi di colpa per tali eventi ma di essersi innamorata».

Imago/Sopa

Rimozioni, indagini e reazioni istituzionali - Dopo l’avvio dell’inchiesta, sono stati rimossi dalle loro cariche nove monaci anziani tra cui anche dei noti abati, ed è stata avviata una inchiesta nazionale relativa alla gestione delle donazioni e al comportamento dei monaci nell’esercizio delle proprie funzioni. È stata inoltre creata una pagina Facebook per tutti coloro che vogliono segnalare delle gravi manchevolezze da parte dei monaci.

L’Ufficio Nazionale del Buddismo, che ha dichiarato di voler punire tutti i monaci colpevoli a prescindere dal proprio rango all’interno di tale sistema religioso, ha anche proposto di inasprire le pene per tutti coloro che gettano discredito sulla religione buddista, anche attraverso la cattiva condotta sessuale.

Lo scandalo che è seguito a tale indagine è stato di così vaste proporzioni che, come riferito dal Guardian, il re thailandese Maha Vajiralongkorn ha revocato un comando reale con il quale aveva conferito, a giugno, alti titoli a ottantuno monaci.

Imago/NurPhoto

Una torre d'avorio che si sgretola - Paiwan Wannabud, un influencer, scrittore e attore thailandese, in precedenza monaco buddista per oltre venti anni, ha dichiarato al Guardian di non aver mai visto nulla del genere e che la vicenda dei monaci «persi nella loro passione e lussuria (…) solleva importanti domande sul denaro, il potere e i titoli» che consentono ai monaci di attuare dei comportamenti simili.

Per l’influencer, però, c’è da dare merito a Miss Golf'di aver permesso di scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora, fatto di vita dissoluta e gestione incauta di enormi somme di denaro, in barba ai principi di frugalità e distanza dalle passioni terrene professati dalla religione buddista. Dello stesso avviso è Sanitsuda Ekachai, commentatrice del Bangkok Post, secondo la quale «quando il decadimento morale del clero diventa visibile, è la donna a cadere nell’infamia mentre i monaci diventano delle vittime». Secondo la giornalista, invece, vi sarebbe da riformare «il sistema feudale nel quale i monaci vivono nel privilegio, circondati da ricchezza e deferenza».

Un altro editoriale pubblicato dall’emittente thailandese PBS ha posto l’accento sul fatto che «senza di lei (Wilawan) queste pratiche scorrette profondamente radicate non sarebbero mai venute alla luce».

«Un sistema autoritario simile alla burocrazia statale» - Come dichiarato da Suraphot Thaweesak, uno studioso di religioni, alla BBC Thai, uno dei maggiori problemi di tale istituzione religiosa è che si tratta di «un sistema autoritario simile alla burocrazia thailandese in cui i monaci anziani sono come dei funzionari di alto rango e i monaci junior sono i loro subordinati. Quando questi vedono qualcosa di inappropriato, non osano parlare perché è molto facile essere cacciati dal tempio».

In Thailandia, il 90% della popolazione si identifica come buddista, e in molti decidono di ordinarsi sacerdoti, anche solo per alcuni anni, per aumentare la positività del proprio karma. In Thailandia i monaci ricevono delle indennità alimentari che variano dai 2'500 ai 34.200 baht, dai 65 ai 905 euro, a seconda del loro grado, ma i templi e gli stessi monaci sono supportati anche da delle donazioni private che diventano particolarmente redditizie nel caso in cui il monaco occupi delle posizioni di prestigio. In questo caso, secondo il Guardian, vengono donate anche «decine di migliaia di baht, o anche di più, da individui facoltosi».

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Non il primo scandalo, né (probabilmente) l'ultimo - Secondo l’opinione pubblica thailandese sarebbe proprio questa eccessiva agiatezza ad aver corrotto i costumi dei monaci portandoli a compiere azioni scandalose, come quelle avvenute anche negli anni passati.

In effetti, in Thailandia gli scandali aventi come protagonisti i monaci buddisti non sono mancati e sono in tanti, come detto, a dubitare del fatto che l’eccessiva ricchezza e deferenza riservata ai monaci possa conciliarsi con il rigore e l’ascetismo proprio della vita monastica. Nel 2024, ad esempio, l’arresto di Phra Khom, un monaco famoso in tutto il Paese per il suo talento come predicatore, fu una sorta di shock nazionale.

Gli stessi investigatori rimasero sbalorditi quando, nel tempio Wat Pa Thammakhiri, a poche ore di macchina da Bangkok, vennero rinvenute delle valigie di sua proprietà piene di contanti ed un notevole numero di lingotti d’oro. Nel conto corrente intestato alla sorella del monaco vennero rinvenuti bonifici bancari per un totale di 2,2 milioni di dollari. L’uomo, come racconta l’australiana ABC Network, è stato condannato a 468 anni di prigione per aver sottratto, con la complicità di altri sei monaci, più di 12 milioni di dollari di donazioni al tempio presso cui era in servizio.

Un clero in crisi tra droga, scandali e disillusione - Spesso, i titoli dei giornali riportano la notizia di monaci tratti in arresto per possesso di droga, guida in stato di ebbrezza e persino stupro ed omicidio.

Nel 2022, la relazione tra Phra Kato, un giovane monaco di bell’aspetto, ed una modella thailandese fece scandalo nel Paese, specialmente quando l’uomo venne arrestato con l’accusa di aver sottratto dei fondi destinati al tempio per pagare il silenzio della propria amante.

Nel 2017, come raccontato dalla BBC, Wirapol Sukphol, un monaco molto noto per il suo stile di vita lussuoso, venne accusato di frode, riciclaggio di denaro e reati sessuali. L’uomo aveva già scandalizzato l’opinione pubblica thailandese per aver postato su YouTube un video nel quale appariva a bordo del proprio jet privato, con in mano una borsa di lusso intento a contare mazzi di denaro contante.

Nel 2021 il tempio nella provincia settentrionale di Phetchabun rimase vuoto perché tutti e quattro i monaci operanti nel tempio erano stati arrestati per possesso di droga. Durante le perquisizioni, la polizia rinvenne delle pillole e delle pipe di metanfetamine e tutti i monaci vennero trovati positivi al test antidroga.

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Un futuro incerto per il buddismo thailandese - Tanti fedeli, negli anni, si sono allontanati dalle pratiche religiose sentendosi traditi dall’atteggiamento scandaloso dei monaci, e chiedono delle riforme che possano frenare ciò che viene definito «un deterioramento dei costumi religiosi».

Tra coloro che invocano delle riforme urgenti vi è Phra Paisal Visalo, monaco da oltre quarant’anni, il quale ha confessato ad ABC Network che «il buddismo in Thailandia non abbia futuro».

Questo perché: «In passato i monaci avevano aperto la strada ai laici, ma ora non li guidano più lungo la via della pace interiore. Seguono invece i laici lungo il percorso della ricchezza e della prosperità materiale», ha detto il monaco avvilito.


Appendice 1

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