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Buchi mortali in spiaggia: il gioco innocente che si trasforma in tragedia

Dall’Italia agli Stati Uniti, cresce l’allarme per i pericoli nascosti delle buche profonde scavate dai giovani sulle spiagge.
Dall’Italia agli Stati Uniti, cresce l’allarme per i pericoli nascosti delle buche profonde scavate dai giovani sulle spiagge.

Quando si gioca con la sabbia al mare vuol dire che è iniziata l'Estate. Ricordi d'infanzia si sovrappongono alla visione di tanti bambini e giovanissimi intenti a fare gare di tuffi, costruire castelli di sabbia o scavare delle buche in spiaggia, e si pensa a quando anche noi passavamo le mattine a costruire delle buche che potevano servire da nascondiglio o per far cadere dentro gli amici e farsi due risate. Difficilmente si associano i giochi in spiaggia ad un pericolo per la propria vita, ma così come sta aumentando l'attenzione nei confronti dei comportamenti da tenere in acqua, allo stesso modo cresce quella nei confronti dei casi di morte dovuti a quelle buche nella sabbia che, fino a poco tempo prima, ci sembravano innocue.

La tragedia di Riccardo Boni - È di pochi giorni fa, la notizia che un diciassettenne italiano, Riccardo Boni, è deceduto dopo essere rimasto intrappolato all'interno di una buca profonda circa un metro e mezzo che il ragazzo aveva scavato, in compagnia del fratello più piccolo, nella spiaggia di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nel Lazio. La famiglia del ragazzo, composta dai genitori e da altri tre fratelli, era arrivata al campeggio California di Montalto appena due giorni prima della tragedia che si è consumata senza che i genitori si accorgessero di niente. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Riccardo si sarebbe allontanato dalla spiaggia sorvegliata del campeggio per andare a scavare una buca profonda nella spiaggia libera limitrofa alla prima. Con molta probabilità, una volta scavata la buca, il ragazzo ci sarebbe entrato dentro per scavare un tunnel di collegamento con un'altra buca da costruirsi in un secondo momento, rimanendo intrappolato dalla sabbia che gli è caduta addosso travolgendolo. A lanciare l'allarme è stato stato il fratello minore di appena cinque anni che ha riferito alla mamma che “Riccardo è sotto la sabbia”. I soccorritori, guidati sul posto proprio da quest'ultimo, hanno impiegato quaranta minuti per individuare il punto esatto dove fosse sepolto il diciassettenne che è stato poi estratto ormai senza vita dalla buca mortale. Attualmente il padre della giovane vittima si trova indagato dalla Procura di Civitavecchia per omicidio colposo: un atto dovuto, dal carattere non accusatorio, che permette di poter effettuare l'autopsia sul corpo del ragazzo e compiere ulteriori atti d'indagine.

RIccardo Boni

Sloan, morta a 7 anni sotto la sabbia - Quanto accaduto a Riccardo Boni, non è certamente un caso isolato, e altri bambini e ragazzi sono morti intrappolati in delle buche scavate nella sabbia. Nel febbraio del 2024, ad esempio, a perdere la vita in Florida è stata una bambina di appena sette anni, Sloan Mattingly, proveniente dallo stato dell'Indiana, che insieme al fratello Maddox di nove anni stava giocando nella spiaggia di Lauderdale-By-The-Sea, mentre trascorrevano le vacanze con i genitori. Entrambi i bambini sono poi rimasti intrappolati all'interno di una buca molto profonda, e nel filmato trasmesso dalla Nbc News si possono vedere i bagnanti scavare a mani nude pur di tentare di salvare i due bambini. Purtroppo, a seguito del crollo delle pareti della buca, la bambina è deceduta dopo essere rimasta intrappolata per oltre venti minuti sotto la sabbia, mentre il fratellino è stato ricoverato nel più vicino ospedale in condizioni critiche. La famiglia Mattingly, dopo la tragedia accaduta ai figli, ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione sul pericolo costituito dalle buche profonde scavate in spiaggia denominata 'Sandcastles for Sloan' che diffonde regole di buon senso come quella di “non scavare buche più in profondità dell'altezza del ginocchio della persona più bassa del tuo gruppo” e “di ricoprire le buche fatte una volta finito di giocare”.

ImagoLa spiaggia dove perse la vita la piccola Sloan Mattingly, rimasta intrappolata all'interno di una buca molto profonda,

Uno scherzo che poteva finire male - Pochi giorni fa, il quotidiano britannico online The Independent riferiva di una vicenda simile a quelle precedentemente descritta, conclusasi però positivamente, che ha avuto come protagonista un adolescente rimasto intrappolato in una buca profonda oltre un metro e mezzo nella spiaggia di West Wittering Beach, nell'Inghilterra sud-orientale. Con l'incoscienza tipica dell'età adolescenziale, il ragazzo ha scavato la buca per poi essere seppellito dentro dagli amici che, probabilmente, pensavano di fargli uno scherzo, senza pensare alle tragiche conseguenze del loro gesto. Fortunatamente, il ragazzo è stato estratto vivo dalla squadra di soccorso che lo ha definito come “molto fortunato ad essere sopravvissuto al pericolo di essere schiacciato o soffocato dalla sabbia”. Nel 2023 una vicenda simile era capitata ad un ragazzo di quattordici anni che, nella spiaggia di Anderby Creek, era rimasto intrappolato nella buca da lui stesso scavata, riuscendo però a tenere, fortunatamente, la testa fuori dalla sabbia. I genitori del giovane sono riusciti a fare in modo che il ragazzo non la ingerisse in attesa dei soccorritori che, anche in questo caso, hanno ammonito la popolazione sulla pericolosità di certe attività balneari.

Entrambi nella buca, lei si salva, lui muore - Nel 2022, nella costa del New Jersey è morto Levi Caverly, un diciottenne del Maine in vacanza con la famiglia, a seguito del crollo della buca che il ragazzo e la sorella avevano scavato, servendosi di frisbee, a Ocean Beach a Tomis River. Secondo quando riferito dal New York Post, la buca era profonda oltre due metri e mentre la ragazza è riuscita a sopravvivere per il giovane non c'è stato niente da fare, nonostante l'intervento della squadra di soccorso che si è servita di molti secchi d'acqua, scale e bulldozer per tentare di liberare fratello e sorella dalla trappola fatta di sabbia. Lo stesso era accaduto, qualche tempo fa, ad un tredicenne rimasto intrappolato nella sabbia a Coral Pink Sand Dunes state Park nello Utah.

Ecco perchè la sabbia crolla - Lungi dal voler fare del facile allarmismo, nei casi in questione si parla chiaramente di buche pericolosamente grandi e profonde. L'attività infantile di scavare delle buche nella sabbia è bene conservi il suo aspetto ludico, ma è anche giusto rilevare come vi siano delle regole di prudenza da tenere bene a mente affinchè un gioco non si trasformi in tragedia. Su tale fenomeno, noto come 'sand entrapment', sono stati condotti degli studi approfonditi, volti a sottolineare le dinamiche per le quali ci si può trovare intrappolati sotto un consistente cumulo di sabbia senza alcuna via d'uscita. Come dichiarato alla Nbc Miami dal dottor Stephen Leatherman, del Dipartimento Earth and Environment della Florida International University, “quando le persone iniziano a scavare buche profonde e ci entrano dentro, la sabbia inizia subito a seccarsi. La sabbia asciutta può reggere solo un angolo di 33 gradi e la gente invece scava queste buche quasi in verticale”, aggiungendo che “ la sabbia è più stabile quando è bagnata perché la tensione superficiale tra acqua e granelli di sabbia può tenere il mucchio di sabbia in posizione verticale”. Tensione superficiale che invece verrà meno una volta che la sabbia si sarà asciugata, crollando sulla persona che si trova all'interno della buca.

Più morti nella sabbia che divorati dagli squali - Il pericolo è insito nella consistenza stessa della sabbia: mentre i soccorritori sono intenti a scavare per liberare la persona intrappolata, la sabbia continuerà a muoversi e a crollare sotto il loro peso, causando, troppo spesso, il soffocamento della persona sepolta sotto di essa. La sabbia è instabile e pesante, e non permette, a differenza della valanga di neve, di creare una sacca d'aria nella quale tentare di sopravvivere. Il fenomeno del 'sand entrapment' è stato oggetto di studio anche da parte di Barry e Bradley Manron, due ricercatori della Harvard Medical School, che hanno evidenziato come dal 1990 al 2006 le morti dovute alle buche nella sabbia siano state superiori a quelle determinate dagli attacchi di squali che, nell'immaginario collettivo, rimangono il pericolo numero uno per i frequentatori di molte spiagge al mondo. I ricercatori hanno inoltre scoperto che andando indietro nel tempo agli anni Ottanta le morti salgono a trentuno, contando anche quelle avvenute in Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito. Inoltre, sono stati segnalati altri ventuno casi in cui si è riusciti a salvare la potenziale vittima. Le vittime sono solitamente maschi di età compresa tra i tre ed i ventuno anni, ma non mancano, come visto, anche delle giovani donne e bambine.

Insomma, prendere coscienza della pericolosità dello scavare delle buche in spiaggia, troppo profonde e senza alcuna sorveglianza, serve solo per vivere al meglio il proprio tempo libero al mare ed evitare di incorrere in comportamenti che, repentinamente, possono tramutarsi in tragedie.


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ImagoLa spiaggia dove perse la vita la piccola Sloan Mattingly, rimasta intrappolata all'interno di una buca molto profonda,

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