Il crowdfunding dell’odio: boom di raccolte fondi per chi si macchia di reati razzisti

Oltre 30mila donazioni e commenti razzisti su GiveSendGo per la donna che insultò un bimbo nero: cresce la preoccupazione sul crowdfunding dell'odio.
La donna che insultò un bimbo nero - Oltre trenta mila persone hanno partecipato ad una raccolta fondi, indetta sulla piattaforma GiveSendGo, per aiutare la famiglia di Shiloh Hendrix a far fronte a delle spese legali. Fino a qui la notizia potrebbe far pensare ad una lodevole gara di solidarietà verso una famiglia in difficoltà, se non fosse che la ventottenne Hendrix è stata denunciata per aver rivolto un epiteto razzista nei confronti di un bambino di cinque anni, lo scorso 28 aprile a Rochester, nel Minnesota. Nel video pubblicato su Nbc News si vede la giovane donna, al parco con il figlio in braccio, discutere con l'autore del video in merito all'accaduto, e rimarcare il proprio intollerabile insulto accompagnato dal dito medio alzato. La Nbc News ha scoperto che ad aver girato il video è stato il trentenne Sharmake Omar il quale ha poi dichiarato di essere intervenuto dopo aver visto la donna rimproverare il bambino ed insultarlo ripetutamente chiamandolo 'negro'.

Commenti razzisti dei donatori - Molti dei donatori che hanno partecipato alla raccolta fondi per la Hendrix si caratterizzano per avere dei nickname di sapore razzista, se non nazista. Una di loro, White TexasMommy, ha scritto che “queste giovani generazioni di bianchi sono stufe del bullismo, dell'intimidazione e dell'essere zittiti su questioni razziali”, mentre il donatore Heywildrich ha scritto che “ci chiamano razzisti perché siamo bianchi. Niente li renderà felici. Hanno ricevuto trilioni di dollari, sono stati ammessi nelle nostre scuole e quartieri, vengono privilegiati rispetto a noi ogni volta, e non sono ancora felici”. Un donatore anonimo ha scritto “Non scusarti. Non aver paura. Queste persone sono codarde e gli mostreremo che il loro tempo è scaduto. Grazie per aver preso posizione”, mentre un altro ha rimarcato il fatto che “qualsiasi traditore della razza sarà rimandato indietro con i neri”. Commenti di tale tenore hanno scatenato molteplici critiche davanti alle quali il cofondatore di GiveSendGo, Jakob Wells, si è impegnato a rimuovere “tutti gli inaccettabili commenti razzisti e sprezzanti”. Wells ha anche garantito di consegnare “tutti i fondi raccolti ai destinatari delle varie campagne”, ma di condannare inequivocabilmente “i commenti odiosi che cercano di alimentare la divisione e le narrazioni dannose” e che nel caso specifico, prima della distribuzione del denaro, verranno fatti accertamenti sull'identità della persona che ha dato via al crowdfunding per la Hendrix.
Tre milioni di raccolta fondi per chi uccise il senzatetto - Quello organizzato a sostegno di Shiloh Hendrix non è stata l'unica raccolta fondi a sfondo razzista, ma ve ne sono state molti altre in questi anni: per Daniel Penny, un veterano che, nel 2023, uccise un senzatetto afroamericano nella metropolitana di New York, vennero raccolti oltre tre milioni di dollari sempre sulla stessa piattaforma di crowdfunding. Come raccontato dal Guardian, una campagna simile venne creata anche per Kyle Rittenhouse che, durante una manifestazione nel 2020 contro l'uccisione da parte della polizia dell'afroamericano Jacob Blake, uccise due manifestanti a Kenosha, nel Winsconsin. Per l'uomo vennero raccolti più di cinquecentottanta mila dollari ad opera del gruppo Friends of Kyle Rittenhouse, un gruppo di sostenitori con sede ad Atlanta, in Georgia. Su GiveSendGo sono in corso attualmente numerose raccolte fondi per gli insurrezionalisti di Capitol Hill del 2021 o i cospirazionisti di QAnon. Nonostante non manchi, come visto, il sostegno ai diversi colpevoli di reati a sfondo razziale, il caso della Hendrix si distingue dagli altri per aver scatenato una discussione ampia ed animata sul 'diritto' di poter usare liberamente gli insulti razziali, e tale causa è diventata particolarmente cara ai suprematisti bianchi. Il crowdfunding per la Hendrix è stato organizzato dopo che una campagna virale sui social media ha creato un parallelo tra la sua vicenda e quella che vede coinvolto Karmelo Anthony, un adolescente afroamericano reo di aver accoltellato e ucciso Austin Metcalf, un ragazzo bianco di una scuola rivale. I suprematisti bianchi hanno quindi sostenuto con particolare impegno la raccolta fondi a favore della Hendrix quale risposta a quella organizzata a sostegno di Anthony.

L'eredità tossica dell'era Trump - Come dichiarato dal direttore del Centro per lo studio dell'odio e dell'estremismo della California State University Brian Levin al Guardian “questo caso particolare si distingue per l'orribile e vile insulto che viene difeso. E' esemplificativo di qualcosa che abbiamo visto in relazione all'organizzazione online per quanto riguarda i razzisti 'con le mani in pasta', rispetto ad espressioni politiche più controverse”. Ciò sarebbe il riflesso di un mutamento dell'opinione pubblica americana avvenuto a seguito all'elezione di Donald Trump; un clima di maggiore intolleranza che sembra supportare le manifestazioni di odio razziale e di genere. “E' evidente che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una normalizzazione della politica esplicitamente razzista-ha affermato l'esperta di scienze politiche Jennifer Chudy-penso che la persona alla Casa Bianca abbia incoraggiato le persone che in passato si erano sentiti silenziosamente solidali con questa donna bianca, ad essere più aperte al riguardo, e a non provare alcun imbarazzo o vergogna visto che è una posizione che molti ai vertici di potere appoggiano e professano”. Per l'esperta “Trump si presenta sulla scena nazionale con un programma esplicitamente razzista, parla del certificato di nascita di Obama e della sua provenienza. Poiché Trump è così visibile, avendo ricoperto per ben due volte la carica di Presidente degli Stati Uniti, c'è molta libertà per esprimere le proprie idee radicali”. In contemporanea a questo stato di cose, è venuto meno anche l'impegno politico e sociale della popolazione bianca convinta che i temi di giustizia sociale siano stati tutti già ampiamente trattati e discussi, anche se con scarsi risultati.
Sei milioni di dollari: trarre profitto dall'odio - Secondo un rapporto del Centro sull'estremismo della Anti-Defamation League, organizzazioni e singoli individui che sostengono il suprematismo bianco, gli anti-LGBTQ+ e i cospirazionisti di QAnon hanno raccolto oltre sei milioni di dollari sulle piattaforme di crowdfunding, tra il 2016 ed il 2022, e GiveSendGo ha raccolto circa l'85% di tale denaro. Parte dell'opinione pubblica statunitense si è detta preoccupata con l'enorme sostegno mediatico ricevuto dalla Hendrix e l'attivista Kiandria Demone ha lanciato una campagna che chiedere che venga riconosciuta la responsabilità delle piattaforme che permettono il diffondersi di idee razziste e d'odio. Sfruttando le sue competenze informatiche, la Demone ha scoperto che dietro la maggior parte di queste raccolte fondi su GiveSendGo ci sono piattaforme finanziarie quali Stripe o Block, società madre di Square, Cash App e Afterpay. “Un processore di pagamento, una banca o un istituto finanziario, ha leggi che devono essere rispettate” ha spiegato l'attivista ad Essence Magazine, invitando i suoi sostenitori a dare inizio ad una serie di denunce alla Federal Trade Commission per chiedere la sospensione dei fondi per potenziali violazioni delle leggi anti discriminazione. “Se scelgono di non congelare questi fondi, il passo successivo sarebbe per loro affrontare un'azione civile” ha dichiarato la Demone. Nonostante Block abbia dichiarato alla rivista di non aver mai elaborato pagamenti per la piattaforma in questione, e che Cash App Pay non sia più un'opzione di GiveSendGo dal 2023, per Kiandria Demone il problema rimane il coinvolgimento di note piattaforme finanziarie nel dare rilievo a reati d'odio, e nel far proliferare la discriminazione razziale usando strumentalizzando il diritto di ciascuno alla libertà di parola. “Si tratta di sistemi che consentono all'odio razziale di andare fuori controllo - ha dichiarato la Demone su Essence Magazine - e peggio ancora di ricompensare i colpevoli di questi reati. Piattaforme come GiveSendGo abilitano narrazioni dannose e sono disposte a trarre profitto dall'odio”. Non tutte le battaglie, quindi, hanno la stessa dignità ed importanza di essere combattute, e sostenere la raccolta fondi di chi vuol sentirsi libero di appellare con insulti razzisti le altre persone non ha certamente nulla a che fare con la libertà di parola, ma piuttosto con il clima generale di intolleranza e razzismo che si va diffondendo in molti Paesi occidentali.
Appendice 1
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