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Bebè che rifiutano il ciuccio

Come sostituire lo strumento calmante per eccellenza
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Bebè che rifiutano il ciuccio
Come sostituire lo strumento calmante per eccellenza

C’è chi lo rifiuta e chi non accetta di abbandonarlo, ma in ogni caso il ciuccio è una costante nella vita dei neonati. Se aiutare un bambino a lasciare il ciuccio è un’impresa difficile, ma non impossibile, convincerli a usarlo è un compito più arduo, tanto che risulta più facile trovare metodi alternativi per tranquillizzare i bebè che lo respingono. Le scuole di pensiero sull’utilità del ciuccio sono diverse e c’è chi lo demonizza, ritenendolo colpevole di danni al palato dei piccoli, e chi lo considera un valido alleato per calmarli in alternativa al pollice succhiato in auto rasserenamento causa, comunque, di problemi a dentatura e palato. Al netto di tutte le valutazioni, però, il ciuccio è evidentemente lo strumento più immediato per calmare un bebè, grazie al meccanismo della suzione, importante riflesso insito dei pargoli. 

La scelta del piccolo di non accettare il ciuccio e non ricorrere al pollice può apparire come un problema soprattutto per i genitori, ma a ben guardare è già uno step di crescita significativo per i bambini che cercano consolazione nell’ambiente circostante, riuscendo a trovare autonomamente elementi di sicurezza e protezione. Quindi non ci sono problemi alla base di questo comportamento, bensì una preferenza: insomma è solo una questione di gusti! Chiarito questo aspetto, resta da capire come risolvere le crisi di pianto o tutte quelle circostanze per le quali il ciuccio si rivela un utile alleato. Giocattoli e compagnia, le alternative più valide sono esattamente queste. 

Un pupazzetto che distragga il bebè frignante è il primo passo in una strategia vincente che, però, si completa con la presenza e la collaborazione di mamma o papà. Perché giocare da soli non basta, ci vuole qualcuno che parli e procuri divertimento per distrarre il piccolo dalla causa scatenante del pianto. L’intento, infatti, è proprio quello di distogliere l’attenzione del bebè da ciò che ha causato il pianto e allo scopo è utile anche solo una copertina o qualsiasi oggetto non pericoloso che lo incuriosisca, lo distragga e gli faccia compagnia. Individuato l’oggetto in grado di tranquillizzare il piccolo, il suo rifiuto del ciuccio non rappresenterà più un problema e avrà permesso di creare un ulteriore legame tra genitori e bambino nella condivisione dell’espediente di rasserenamento.

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