Malore negli Stati Uniti per Vucic

Il presidente serbo ha accusato un «forte dolore al petto» durato alcuni secondi. Nel frattempo è già tornato a Belgrado.
BELGRADO - Il disturbo accusato negli Stati Uniti dal presidente serbo Aleksandar Vucic è stato un forte dolore al petto durato alcuni secondi. Lo ha detto il cardiologi Dragan Dincic, suo medico curante.
«È stato sottoposto a terapia e dopo 45 minuti ha misurato la pressione che è risultata 165 su 98, che evidentemente era più alta prima della terapia. I medici in America hanno fatto tutto il dovuto, e il presidente ha deciso di tornare in Serbia nonostante il parere contrario dei medici», ha detto Dincic dopo aver visitato Vucic all'ospedale militare di Belgrado dove è stato condotto oggi subito dopo l'arrivo a Belgrado.
Attualmente, ha aggiunto il cardiologo, le condizioni del presidente sono stabili e soddisfacenti. Negli ultimi dieci anni, da quando lo ha in cura - ha aggiunto - Vucic per tre volte ha accusato problemi per l'alta pressione arteriosa. Nei prossimi giorni, ha detto lo specialista, il presidente dovrà restare a riposo. Vucic era stato ricoverato per alcuni giorni in ospedale nel 2019 per problemi cardiovascolari.
Scontro politico - Intanto nella capitale serba è divampato uno scontro politico dopo che alcuni esponenti dell'opposizione hanno messo in dubbio la motivazione dello stato di salute per la repentina interruzione della visita del presidente serbo Aleksandar Vucic negli Stati Uniti.
Come riferito dai media locali, per Zdravko Ponos, generale in pensione, politico ed ex diplomatico e attuale leader della formazione Srce, che è stato sconfitto da Vucic nelle presidenziali del 2022, la vera ragione del precipitoso ritorno in patria del presidente sarebbe stato il «fiasco» del suo viaggio negli Usa e il mancato incontro con Trump in Florida.
Un ritorno, a suo dire, che avrebbe mascherato con le cattive condizioni di salute. Affermazioni queste che hanno provocato l'ira e la reazione sdegnata di diversi ministri e esponenti politici vicini a Vucic. La presidente del parlamento Ana Brnabic ha parlato di evidenti «menzogne» da parte di «gentaglia frustrata», che odia Vucic per il fatto che da oltre un decennio, a differenza di quanto avveniva con gli attuali oppositori al governo, ha saputo trasformare la Serbia dandole crescita e sviluppo e migliorando di molto il livello di vita della popolazione e la sua immagine internazionale. Per Brnabic, anche i media americani avevano riferito di un programmato incontro fra Vucic e Trump a Mar-a-Lago.
A difesa di Vucic sono intervenuti fra gli altri l'ex premier e leader del partito di maggioranza Sns Milos Vucevic, e i ministri dell'interno Ivica Dacic e dell'economia Adrijana Mesarovic. Per alcuni, come riferito dai media, Vucic avrebbe messo in scena il malore con l'improvviso rientro in patria nel tentativo di evitare il viaggio a Mosca e la sua presenza il 9 maggio a fianco di Vladimir Putin alle celebrazioni per l'80esimo della vittoria sul nazifascismo. Evitando in tal modo ulteriori critiche da parte della Ue, che è già intervenuta con pesanti messe in guardia nei confronti dei leader europei che si recheranno a Mosca.